La Stampa - Consultazione Archivio

La sdegnosa Dea Non seppi mai por quale divinazione le avessero imposto^queJ nome pesante, come un marmo-e lucido come un bronzo: nome da tempio, da monumento, da pietra sepolcrale): Dea. La' vidi' la,prima.volta a-Venezia, in piaz- i za San Marco, dove compieva anche lei I quella^deliziosa- idi...

La favola della vita Ebbi un tempo una giovane amica1 dall'anima lirica. Passammo insieme in una cittadina marittima un'estate torrida, e torbida di borghesume balneare, ma ancora rammento certe sue esaltazioni quasi deliranti dinanzi al mare, nelle accese mollezze dei crepuscoli vespertini. Ell...

Beata solitudo, sola beatitudo Sulla facciata, nel centro dell'aristoriato con bassorilievi d'ispiraziobiblica, una piccola lapide in marmverde recava incise quattro paroammonitrici: < Beata solitudo, sobeatitudo 1. Ma quando vi giunun mese fa, dopo la breve salita fi pioppi altissimi, che pa...

Chiaroveggenza Tornò dalla Sicilia il primo giorno dell'anno vestita a lutto. TJn grave latto vedovile che inquadrava con garbata severità la sua morbidezza ancora agile di signora trentacinquenne e l'ovale un po' allungato del volto, sul quale il piccolo casco nero che sorreggeva i lunghi veli ...

Sulla spiaggia Disteso sulla spiaggia, con le gambe affondate nella sabbia calda, egli teneva il volto chino sulle braccia ripiegate e pareva dormire o meditare al canto eguale dell'onda. Bianca Anselmi lo vide per la prima volta in quell'atteggiamento di solitario scontroso e stanco mentre torn...

La crisalide — Tu sei una farfalla ancora chiusa nel I la suo involucro c non so quando, t'aprirai. Ti istrmanca il coraggio rli spiegare lo tue ali, di farlo rilucerò al sole, di farlo ammirare dagli uomini elio ti passano accanto, da questi grandi fanciulli elio teli toro ubero subito d'imprig...

Il sepolcro d'un impero nvento di tregenda fischia e urla fra le altissime muraglie di vegetazione ora spoglia, precise 'é compatte 'come rilegature, che circondano d'ogni lato il castello di Schonbrunn. Si sente che siamo davanti a una costruzione solenne, su cui grava uria fatalità sinistra, a...

Vecchio peccato Ottavio Leardi, lo scrittore brillante che S salotti si disputavano, specialmente dopo jl successo della sua ultima commedia, sedeva a pranzo dai conti Soragna, tra le due padroncine di casa Vera e Bice, le quali parevano, secondo l'espressione dello. stesso scrittore, due tenere...